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Castrataro presidia l’Ospedale: da stasera il sindaco dormirà in tenda

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Una tenda piantata davanti all’Ospedale “Veneziale” e una presenza che non vuole essere solo simbolica. Da questa sera il sindaco di Isernia, Piero Castrataro, darà avvio a un presidio permanente per la difesa della sanità pubblica, annunciando ufficialmente alle ore 18 una scelta forte: dormire in tenda davanti alla struttura sanitaria fino a quando non arriveranno risposte concrete sulle criticità che affliggono il sistema sanitario locale.

Non una protesta tradizionale, ma un atto di presenza continua, di responsabilità istituzionale e di vicinanza reale ai cittadini. Il primo cittadino ha scelto di lasciare l’ufficio per riportare la battaglia “lì dove tutto ha inizio”, davanti a quelle mura che ogni giorno accolgono attese, speranze e paure di un’intera comunità.

«Stasera le luci dell’Ospedale non saranno le uniche a restare accese», ha scritto Castrataro in un messaggio che anticipa il senso dell’iniziativa. Parole che raccontano un silenzio “che fa troppo rumore”: quello di chi aspetta risposte che non arrivano, di un territorio che chiede cure, dignità e certezze. Da qui la decisione di un presidio fatto “di cuore e di corpo”, per testimoniare che il diritto alla salute non può essere messo in secondo piano.

L’immagine della tenda allestita davanti all’Ospedale è già diventata il simbolo di una protesta pacifica ma determinata, che punta a mantenere alta l’attenzione su carenze strutturali, servizi ridotti e difficoltà che da tempo preoccupano cittadini e operatori sanitari. Un gesto che intende coinvolgere la comunità e sollecitare le istituzioni competenti ad assumere impegni concreti.

«Se il diritto alla salute viene messo in ombra, noi porteremo la luce della testimonianza», è il messaggio che accompagna l’iniziativa. Un impegno che, nelle parole del sindaco, non conosce arretramenti: “Da questa notte non si indietreggia di un passo”.

Il presidio davanti all’Ospedale di Isernia si configura così come un segnale politico e umano insieme, che mette al centro la sanità pubblica e il diritto dei cittadini a essere curati nel proprio territorio. Un’iniziativa destinata a far discutere e a tenere acceso il dibattito su uno dei temi più delicati e sentiti della vita quotidiana.

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