Un grido d’aiuto per la sanità molisana Piena solidarietà e condivisione di intenti con il sindaco di Isernia Piero Castrataro, per il gesto di protesta di presidiare con una tenda l’Ospedale “Veneziale” di Isernia.
ad ottobre 2025 ANCI Molise aveva rivendicato il diritto alla salute con una missiva indirizzata ai vertici Nazionale e Regionali chiedendo con estrema urgenza l'azzeramento del debito sanitario del Molise, la revoca del Commissariamento e la deroga ad alcuni dei criteri fissati dal D.M. 70/2015 (così da potere ripristinare, in particolare, alcune delle specialistiche di un Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione (DEA) di secondo livello presso il P.O. Cardarelli di Campobasso ed esprimendo il diniego ad ogni ulteriore taglio ai servizi salvavita e il potenziamento, anche attraverso gli strumenti messi a disposizione della telemedicina, della medicina territoriale.
Ad oggi, vista l’assenza di riscontro, la situazione non è più sostenibile, le comunità si vedono private del primario diritto alla salute e alle cure e i primi cittadini sono impossibilitati a dare risposte ai loro cittadini sugli ulteriori tagli ai servizi salvavita.
La sanità molisana vive una crisi sistemica che impatta sui cittadini, il territorio non è più tutelato, le fasce più deboli ne pagano le conseguenze e la disuguaglianza territoriale non è più accettabile. A.N.C.I. Molise torna a chiedere con estrema urgenza la revoca del Commissariamento e sollecita che la gestione sanitaria torni in capo alla Regione Molise con la piena responsabilità

