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Atac Roma, l'agnonese Rocco Sabelli verso la nomina di amministratore delegato

E' quanto riporta corriere.it

redazione
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ROMA - Dopo Carlo Buttarelli, comandante dei vigili, la seconda testa che salta - nel cambio di colore in Campidoglio - è quella di Roberto Diacetti, ad dell'Atac, nominato da Gianni Alemanno (era il sesto della serie) circa nove mesi e che, fin dall'arrivo di Ignazio Marino, si era detto disponibile a «rimettere il mandato» nelle mani del sindaco. Diacetti aveva scritto al primo cittadino, elencando i problemi di Atac, ma per quasi un mese non aveva ottenuto risposta.
Venerdì, all'indomani delle parole di Marino in aula Giulio Cesare («non farò spoil system nelle aziende») c'è stata una brusca accelerata. Manager e sindaco si sono visti alla commemorazione dei bombardamenti su San Lorenzo del '43, e si sono dati appuntamento per l'ora di pranzo in Campidoglio.
Lì è andato in onda un confronto serrato, dai toni piuttosto duri. L'ad ha ripercorso la sua storia professionale (ex dirigente di una società della Provincia, poi ad di Risorse per Roma, dove è ancora dirigente in aspettativa, a capo del comitato dei Mondiali «Roma 2009» con Giovanni Malagò presidente), mostrato il suo curriculum. Marino, gelido, gli ha solo chiesto se «era pronto a dimettersi» e lo ha invitato a farsi immediatamente da parte. Diacetti avrebbe voluto predenrsi due o tre giorni di tempo, anche per sistemare gli aspetti del suo contratto (vedi buonuscita), Marino non ha sentito ragioni.

Il sindaco ha fatto chiamare Giovanni Serra e Roberto Massaccesi, i due «interni» del Cda rimasti (dopo le dimissioni di Patrizia Del Vecchio, moglie dell'ex vicecapo di gabinetto Giammario Nardi) a cui è stato chiesto di rimettere il mandato. Per Massaccesi c'è voluto un po' di tempo: il consigliere era a Parigi e il fax con le dimissioni firmate è arrivato dopo qualche ora. Decaduti loro, è caduto tutto il Cda, ad e presidente (Roberto Grappelli) compresi.

Martedì prossimo è prevista l'assemblea degli azionisti, per la nomina del nuovo board. Le voci più insistenti parlano della nomina di un nuovo amministratore delegato (a 67 mila euro l'anno...): il più «gettonato» è Rocco Sabelli, ma circola anche il nome di Fabio Massimo Pallottini, che doveva andare ad Eur Spa.

Sabelli è nato ad Agnone, Molise, classe '54, scelto nel 2008 da Banca Intesa per Alitalia. Uomo di Roberto Colannino, col quale ha condiviso le scalate a Telecom e Piaggio. Sabelli, in Alitalia, lavorava a strettissimo contatto con Guido Improta, oggi assessore ai Trasporti del Comune: uno come ad, l'altro come capo delle relazioni istituzionali. Sull'addio a Diacetti, duro il giudizio di Alemanno: «Marino è come dottor Jekyll e mister Hyde? Prima usa toni smielati, poi applica il più spietato degli spoil system». Mentre per Athos De Luca (Pd) «questa è la fine di Parentopoli».

* tratto dal sito corriere.it 

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