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Stampa sgradita, Cacciavillani spara sull'Eco

Polemico commento del vicesindaco di Agnone contro il mensile edito dal Cenacolo culturale

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AGNONE - "Migliorare la veste grafica per peggiorare i contenuti non mi sembra una grande operazione". La sentenza contro il mensile "L'Eco dell'Alto Molise", appena arrivato in edicola con il primo numero del 2014, è stata pronunciata dal vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani.

L'amministrazione comunale di Agnone, che essendo di centrosinistra dovrebbe essere "potenzialmente" più democratica e aperta alle critiche e al confronto anche con la sgradita stampa locale rispetto ai precedenti politici, non perde occasione per sfoggiare i panni dell'intolleranza e della presunzione.

Dopo le invettive del primo cittadino contro un giornalista del posto e dopo la minaccia di querelare il mensile "L'Eco dell'Alto Molise" reo di aver criticato il nulla pneumatico partorito dagli amministratori in carica, è il vicesindaco Cacciavillani a metterci il carico, facendo ironia sul nuovo corso dello storico mensile agnonese. Critica legittima, ci mancherebbe altro, il vice-Carosella può e deve dire ciò che vuole. Abbiamo però la sensazione, magari sbagliata, che le sue critiche si inseriscano in un filone di intollerenza nei confronti della stampa non allineata.

Secondo il democratico vicesindaco, democratico solo nel senso che è un dirigente del Partito democratico, il mensile è stato migliorato dal punto di vista grafico, ma è peggiorato per quanto riguarda i contenuti. Può essere, rispettabile opinione, sia pure opinabile. 

Già perché le categorie di Cacciavillani sono abbastanza semplici, manichee: se si scrive che l'amministrazione è brava e bella la stampa è gradita e legittimata ad esistere; se invece i giornalisti osano criticare e non allinearsi si tratta al massimo di qualche volgare operazione di strumentalizzazione politica.

Come se fossero realmente dei politici di razza, si sentono sempre al centro del mirino e dell'attenzione. Abituati a essere incensati anche dalla stampa locale amica, non tollerano che qualcuno, scrivendo, possa mettere in discussione il loro operato. In perfetta coerenza con la loro appartenenza politica. Infatti hanno già annunciato, per bocca del primo cittadino, che faranno ricorso alle querele per tentare di zittire la voce del dissenso e della critica.

La stampa, forse è opportuno ribadirlo, non è soggetta ad autorizzazioni o censure. All'amico Cacciavillani, che si riempie la bocca di parole quali diritti, democrazia, libertà, consigliamo di rispolverare e rileggere la costituzione della repubblica, ne avrà una copia nel suo ufficio in municipio, in particolare l'articolo 21.

Per l'Eco, come per www.altomolise.net, mi permetto di ribadire, per l'ennesima volta, una cosa al vicesindaco: questi giornali sono a vostra disposizione. Usateli per replicare alle eventuali critiche, senza alzare la voce e minacciare querele. Non urlate, non siete al mercato, e non vince chi fa la voce più grossa. Replicate, anche duramente se credete, ma non pensate di poterci zittire con questi mezzucci. Se poi la vostra linea politica è di non dialogare con certa stampa solo perché non vi piace, fate pure, liberissimi di coprirvi di ridicolo come meglio volete.

Un ultimo appunto: voi siete degli amministratori pubblici, non rappresentate solo chi vi ha eletto, ma tutti i cittadini di Agnone. Tra i vostri compiti istituzionali anche quello di rendere conto del vostro operato all'opinione pubblica. Già, perché quando un giornalista fa domande a voi politici, quel giornalista magari antipatico o sgradito incarna l'opinione pubblica stessa. Non rispondere o non parlare con la stampa significa non parlare con i cittadini. 

 

 

 

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