A primavera inoltrata, infatti, riapre le sue porte al pubblico uno dei giardini botanici più alti d’Italia, situato a oltre 1.500 metri di altitudine. Fondato nel 1963 su impulso dell’ecologo Valerio Giacomini, il GFA rappresenta un prezioso scrigno di biodiversità , ricco di habitat naturali e specie vegetali rare e minacciate, oltre che una testimonianza d'eccezione della straordinaria varietà dell’ecosistema montano appenninico. Con una superficie di circa 10 ettari, il Giardino della Flora Appenninica non è solo un’oasi naturale di pregio e rara bellezza, ma anche un centro attivo di ricerca scientifica, educazione ambientale e turismo sostenibile.
Collaborando con l’Università degli Studi del Molise e altre istituzioni di scientifiche, il GFA promuove, infatti, studi sulla flora autoctona, la conservazione genetica delle specie e il monitoraggio dei cambiamenti climatici. Ed è esattamente in tale contesto che si inseriche l'importante ruolo di UniMol che, soprattutto nel campo didattico-scientifico e di ricerca, contribuisce allo sviluppo di progetti condivisi anche con tessuto istituzionale territoriale.
Tra gli obiettivi principali del GFA vi sono la conservazione della biodiversità , grazie a coltivazioni ex situ e alla Banca del Germoplasma, e la sensibilizzazione del pubblico, attraverso laboratori, mostre tematiche e attività didattiche. Il Giardino della Flora Appenninica si conferma così un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio naturale del Molise e un modello virtuoso di gestione ambientale, essenziale per delineare un futuro più verde e sostenibile.
Per informazioni e visite: https://www.giardinocapracotta.unimol.it/