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Natale sotto il segno del maltempo: tornano piogge, vento e neve a quote invernali sull’Italia

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Si chiude definitivamente la parentesi di relativa stabilità che ha accompagnato gran parte dell’Italia negli ultimi giorni. A partire da domani, domenica 21 dicembre, lo scenario meteorologico sull’Italia cambia passo: correnti atlantiche più instabili e l’attivazione di un vortice ciclonico sul Mediterraneo inaugurano una settimana natalizia dinamica, a tratti perturbata, con piogge diffuse, vento sostenuto e il ritorno della neve a quote invernal

Mentre Sicilia e Calabria restano ancora influenzate da una circolazione ciclonica residua, da ovest avanza una nuova perturbazione. Le prime precipitazioni interesseranno Sardegna e Nord-Ovest, con piogge già dal mattino e nevicate sulle Alpi inizialmente attorno ai 1000-1200 metri, in progressivo calo nel corso della giornata. I fenomeni più intensi sono attesi tra basso Piemonte e Liguria di Ponente, dove non si escludono rovesci a carattere temporalesco. Altrove tempo più asciutto, con anche ampie schiarite sul medio Adriatico e sul Triveneto.

L’ingresso più deciso delle correnti instabili determina un peggioramento marcato al Nord-Ovest, dove le piogge diventeranno insistenti e la neve potrà scendere fino a 700-800 metri. Precipitazioni in estensione anche ai settori tirrenici e alla Sardegna, mentre al Sud i fenomeni resteranno più irregolari. Dal 22 dicembre le temperature inizieranno a calare nelle aree coinvolte dal maltempo. La perturbazione si estenderà poi progressivamente a gran parte della Penisola. Le aree più esposte risultano Sardegna e Puglia, ma piogge e rovesci raggiungeranno anche il resto del Centro-Sud. Continuerà a nevicare sulle Alpi occidentali, con quota neve intorno ai 900-1000 metri, mentre sull’Appennino i fiocchi compariranno alle quote più elevate.

Alla vigilia, il vortice ciclonico si approfondirà sul Mar Tirreno. Il Nord vivrà una fase più asciutta, mentre il Centro-Sud sarà interessato da nuove precipitazioni, localmente persistenti lungo i versanti tirrenici. Il contesto resterà ventilato, con mari spesso mossi.

Il giorno di Natale non porterà una vera stabilizzazione. Sono attese condizioni instabili soprattutto sulle regioni adriatiche, sul Nord-Ovest e sulla Sicilia, accompagnate da venti sostenuti su gran parte dello Stivale. La neve cadrà sulle Alpi centro-occidentali oltre i 700-800 metri e sull’Appennino, sopra i 900 metri sui settori settentrionali e oltre i 1300 metri sul resto della dorsale. Anche Santo Stefano (26 dicembre) si manterrà in un contesto simile, con alternanza di rovesci e pause asciutte e un clima decisamente più invernale rispetto alle settimane precedenti.

 

 
 

 

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